Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: al

Numero di risultati: 229 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

Manuale di Microscopia Clinica

510984
Giulio Bizzozero 50 occorrenze

Manuale di Microscopia Clinica

La sostanza che deve essere studiata al microscopio viene posta sul vetro portoggetti e ricoperta col vetrino coproggetti.

Pagina 10

Manuale di Microscopia Clinica

millimetro) per permettere che anche gli obbiettivi forti possano essere aggiustati al preparato sottoposto. - Tanto il porta- quanto il coproggetti

Pagina 10

Manuale di Microscopia Clinica

esamineranno, poi, al microscopio le sostanze che comunemente servono per alimento (come il pane, la carne, i tendini, le cartilagini, le ossa, i parenchimi

Pagina 109

Manuale di Microscopia Clinica

65. Al microscopio nel vomito si possono trovare (Tav. 4a fig. 36): 1.o cellule cilindriche della mucosa gastrica. Sono il più delle volte

Pagina 109

Manuale di Microscopia Clinica

pubblicato dal dott. VISCONTIVISCONTI, Rendiconti dell’Istituto lombardo, 1875., la presenza di pezzetti di fegato, riconosciuti al microscopio, permise di

Pagina 112

Manuale di Microscopia Clinica

soltanto al principio del processo, col tuorlo diviso in 2-4-8 cellule. Ma se le feci si lasciano a sè (quando non siano, però, troppo molli o

Pagina 128

Manuale di Microscopia Clinica

Recentemente GRASSI trovòGRASSI, Gazz. med. lombarda, N.o 29, 1879. un parassita appartenente alla famiglia delle Monadi, e probabilmente al genere

Pagina 135

Manuale di Microscopia Clinica

al meconio un colorito più grigiastro (ROBIN).

Pagina 136

Manuale di Microscopia Clinica

leggermente nelle diverse regioni con un bistori la mucosa che le riveste, ed esaminando il raschiato al microscopio nella soluzione di cloruro sodico; ciò

Pagina 137

Manuale di Microscopia Clinica

colori varianti dal rosso pretto al rossigno od al verde. Essi si riconoscono agevolmente perchè di solito conservano i loro caratteri tipici, e si

Pagina 145

Manuale di Microscopia Clinica

diversa dell’antecedente. Essa è generalmente più consistente, più friabile; stirata, non si allunga o si lacera, ma si spezzetta facilmente. Al

Pagina 147

Manuale di Microscopia Clinica

certezza un processo distruttivo del parenchima polmonare. Interessa, perciò, al più alto grado di saperle riconoscere quando vi sono, e di non

Pagina 148

Manuale di Microscopia Clinica

piccoli di carbonato di calce che stanno lateralmente al midollo spinale della rana, al punto d’uscita dei nervi.

Pagina 15

Manuale di Microscopia Clinica

Il dott. VISCONTI nello sputo di un malato, che a Custoza il 24 giugno 1866 era stato ferito da una palla di fucile al petto, trovò nell’aprile 1874

Pagina 150

Manuale di Microscopia Clinica

Nella pneumonite embolica è da notare la colorazione rossa o rosso-scura dello sputo, dovuta al sangue contenutovi.

Pagina 158

Manuale di Microscopia Clinica

fumosa, al mattino lo sputo suol essere bruno pei minutissimi granuli di carbone contenutivi.

Pagina 160

Manuale di Microscopia Clinica

se anche già erano grigiastri, e fra i loro elementi morfologici si scorgono (fìg. 55 d) numerosi ammassi di minuti granuli simili al leptothrix

Pagina 177

Manuale di Microscopia Clinica

riconoscono ai contorni delicati, al nucleo ovale, circondato da protoplasma finamente granuloso, spesso con goccioline di grasso.

Pagina 181

Manuale di Microscopia Clinica

Per ultimo, al terzo giorno, al perfezionarsi della secrezione lattea, i corpuscoli del colostro a poco a poco scompaiono (mancano all’ottavo o

Pagina 182

Manuale di Microscopia Clinica

non è limitata al periodo generativo; poichè venne osservata anche in donne che già avevano passata l’età critica.

Pagina 183

Manuale di Microscopia Clinica

5.o Sostanza colorante del sangue nell’ orina. Si determina col processo indicato al §. 115.

Pagina 187

Manuale di Microscopia Clinica

, concentrato, facendolo scorrere lungo la parete del tubo. L’acido formerà uno strato sottostante a quello dell’orina, ed al punto d'incontro dei due strati

Pagina 188

Manuale di Microscopia Clinica

riscaldata assume un colore variante dal giallo arancio al bruno-giallo, o al rosso-bruno, a seconda della quantità di zucchero contenuta. - Aggiungendo

Pagina 189

Manuale di Microscopia Clinica

della mucosa dei bacinetti, degli ureteri o della vescica. Come si disse, non avendo queste diverse parti differenza di epitelî, non è possibile, al

Pagina 197

Manuale di Microscopia Clinica

inferiore assottigliata, e la superiore terminante con un orlo netto, piuttosto splendente. Sono finamente granulose, ed al disopra del nucleo, che è

Pagina 197

Manuale di Microscopia Clinica

piano, e la immagine prodotta è curva; sicchè Fig.I. quando i contorni sono netti al centro del campo visivo, sono diffusi alla periferia, e viceversa

Pagina 2

Manuale di Microscopia Clinica

119. I leucociti possono esistere nell’orina in quantità svariatissima: ora così scarsa che per riconoscerli è necessario ricorrere al microscopio

Pagina 202

Manuale di Microscopia Clinica

fondo del vaso, e vi costituiscono i così detti depositi mucosi e purulenti. Il deposito mucoso si riconosce per ciò, che è viscido e, trattato al

Pagina 203

Manuale di Microscopia Clinica

127. Quanto al significato dei cilindri orinosi, esso è affatto diverso a seconda della specie di cilindri che si considera.

Pagina 210

Manuale di Microscopia Clinica

L'urato di ammoniaca precipita a preferenza nell’orina alcalina, ov’esso accompagna di solito i fosfati terrei. Appare al microscopio Fig. XXXV. esso

Pagina 225

Manuale di Microscopia Clinica

senz’altro al loro colore.

Pagina 231

Manuale di Microscopia Clinica

scuro, al biancastro, o al rosso scuro a seconda del predominare dell’uno o dell’altro degli elementi che costituiscono il suo ordinariamente abbondante

Pagina 237

Manuale di Microscopia Clinica

spessore che si è dovuto dare a quest’ultimo per ottenere quest’effetto, e riscontrare sulla tabella la quantità di emoglobina che corrisponde al grado

Pagina 28

Manuale di Microscopia Clinica

L’oggetto da esaminare al microscopio vien deposto sul tavolino portoggetti P, una lastra generalmente metallica, annerita, forata nel punto che

Pagina 3

Manuale di Microscopia Clinica

L’oggetto viene, di regola, esaminato per trasparenza, per mezzo della luce che, riflessa da uno specchio S sottoposto al tavolino, passa attraverso

Pagina 3

Manuale di Microscopia Clinica

trasparenti. Queste varîazioni della luce si ottengono per mezzo di diaframmi, applicati sotto al tavolino portoggetti, che intercettano diversa quantità

Pagina 3

Manuale di Microscopia Clinica

, mediante l’esame di un sangue qualunque, quale grado del cromometro corrisponda al grado segnato da questo stesso sangue al citometro. Supponendo ad

Pagina 31

Manuale di Microscopia Clinica

Diamone per maggior chiarezza un altro esempio. Supponiamo che un sangue segni 130 al citometro e 190 al cromometro. Quale sarà il grado cromometrico

Pagina 32

Manuale di Microscopia Clinica

, 1877, p. 949.: i vermi hanno la forma di piccoli serpenti, che si agitano vivamente (senza progredire) fra i corpuscoli sanguigni posti sotto al

Pagina 45

Manuale di Microscopia Clinica

I cristalli d’emina si riconoscono al loro colore variabile dal rosso-bruno al bruno-caffè e al caffè chiaro, ed alla loro forma; sono tavole

Pagina 47

Manuale di Microscopia Clinica

estratte con una soluzione diluita di potassa; al liquido ottenuto e filtrato s’aggiunge della soluzione di tannino, che vi produce una colorazione

Pagina 48

Manuale di Microscopia Clinica

Il microspettroscopio viene applicato sul tubo del microscopio al posto del solito oculare. Per queste ricerche non occorre applicare l’obiettivo. Al

Pagina 49

Manuale di Microscopia Clinica

riferiti al § 24.

Pagina 62

Manuale di Microscopia Clinica

Il pus, al pari del sangue, è costituito da un liquido contenente spesso mucina (anche se si è formato nel tessuto connettivo), in cui nuotano degli

Pagina 70

Manuale di Microscopia Clinica

., ricorderò come talvolta la raccolta purulenta possa formarsi al dintorno di parassiti, sicchè questi ultimi vengono poi, in totalità od in parte

Pagina 75

Manuale di Microscopia Clinica

di questi casi il microscopio può rischiarare od accertare la diagnosi. Così, ad es., al dott. VISCONTI nel 1875 vennero dati da esaminare due

Pagina 79

Manuale di Microscopia Clinica

acqua, o acqua e glicerina. Per ottenere maggiore chiarezza su alcuni punti si può aggiungere al preparato un po’ di soluzione di potassa.

Pagina 84

Manuale di Microscopia Clinica

Anche l'eczema marginato, che si sviluppa di preferenza al dintorno dei genitali ed alla faccia interna della coscia, massime nell’uomo e nei bambini

Pagina 89

Manuale di Microscopia Clinica

I preparati microscopici del fungo vennero fatti lasciando i lembi epidermici per alcune ore nella potassa al 10%, poi lavandoli ben bene nell’acqua

Pagina 90

Manuale di Microscopia Clinica

. esterno e dietro l’orecchio. Lo si ottiene schiacciando una ripiegatura cutanea, ed esaminando in glicerina al microscopio quel cilindretto di sostanza

Pagina 91

Cerca

Modifica ricerca